lunedì 20 giugno 2022

I file classificati di Idris Janek e Meredith Vickers

La spedizione Prometheus sollevò molti dubbi fra il suo equipaggio. Alcuni esternarono la sua opinione direttamente con l'equipaggio mentre altri preferirono affidare i loro pensieri ai mainframe della nave.

Ecco quindi a voi i file segreti di Idris Janek e Meredith Vickers.


26/12/93

Estratto dal log personale del capitano Idris Janek, caricato nel Comnet dal Mainframe della Prometheus.


Questo posto è un maledetto deposito d'armi. Ho avuto un pessimo presentimento da quando mi sono alzato e ho visto che abbiamo perso i contatti con l'equipaggio .Siamo andati laggiù e abbiamo trovato Millburn o almeno quello che ne rimaneva. Qualcosa l'ha ucciso e l'ha fatto in maniera tremenda. Ho visto con i miei stessi occhi quegli innumerevoli contenitori, tutti che perdevano robaccia nera. In qualche modo l'abbiamo attivata e, qualunque cosa sia, è estremamente mortale.

Agli ingegneri è semplicemente sfuggita la situazione di mano e quella cosa l'ha uccisi. Questo spiegherebbe perché si tratti di una nave e non di un'installazione; Non esiste che quella merda la producessero nel cortile di casa propria.

LV-223 non è il loro pianeta d'origine, è una specie di avamposto. In qualche modo Holloway è rimasto infetto e si stava trasformando in qualcosa di diverso, in qualcosa di alieno. Vickers gli ha dato fuoco per impedire che quest'ultimo salisse sulla Prometheus ma forse era troppo tardi. Non riusciamo ancora a trovare Fifield; In cosa potrebbe essersi trasformato? Forse potremmo essere tutti infetti.

Il sintetico ha detto che gli ingegneri si stavano dirigendo sulla terra con questa merda tossica. Perché ci volessero uccidere, solo Dio lo sa. L'unica cosa certa è che questa semplice missione si è trasformata in una discesa infernale. Andrò a parlare con Vickers sulla possibilità di andarsene. Abbiamo già perso tre uomini e dove diamine è adesso? Non so perché siamo qui, non ci dovremmo essere. Questa è una casa infestata ed i fantasmi qui hanno i denti.


26/12/93

Trasmissione di Meredith Vickers inviata ad un ricevente privato via Comnet

Il Dottor Holloway è morto.E' stato infettato da una specie di virus o batterio e ha tentato di salire a borso della Prometheus.Non vi erano alternative.Gli avevo detto di rimanere a terra ma lui ha continuato ad avvicinarsi.Mi ha implorato di ucciderlo e stava cercando di violare la quarantena, non potevo fare nient'altro.Nessuno supporta la mia decisione ma d'altra parte non è il motivo per cui sono qui?Prendere scelte difficili, questo è il mio compito.Dopo una vita oltremodo brillante,Sir Peter Weylan ha permesso ache sua paura di morire lo conducesse in questo folle viaggio.Qualcuno doveva pur farsi avanti per gestire questa pazzia.Merito di meglio, ho ottenuto di meglio ma nessuno si è proposto volontario per il lavoro.

Weyland crede di aver trovato la cura alla morte, in questo momento sta andando ad incontrare i nostri creatori, convinto che non abbia sprecato gli ultimi giorni della sua vita cercando l'impossbile.Nessun uomo è immortale, nemmeno lui, ma si rifiuta di arrendersi, attaccato con le unghie a tutto questo.

Non riescew a comprendere che la sua magica e speciale vita sta per raggiungere la fine e che smetterà di esistere come tutti noi.

Gli ingegneri ci hanno creato?Sicuramente Shaw ed Holloway hanno trovato un collegamento.Io stessa non ci avrei mai scommesso.La vera domanda però è: ha importanza?Mio padre mi ha creato; persino se stessi morendo non striscerei verso di lui, implorando di avere più tempo come sta facendo ora lui.Weyland non è più in grado di gestire la compagnia, appena tornerà dalla nave degli ingegneri, lo solleverò dall'incarico.Non importa cosa troverà, non sarà mai quello che lui vuole.Non lo è mai.



Source: Weyland-Yutani Report, Titan Books, 2016

martedì 14 giugno 2022

La storia di Tomb Raider (1996)


1945, Los Angeles, Messico dopo un test nucleare una misteriosa creatura emerge dalla terra librandosi nei cieli.

Lara Croft, figlia di Lord Henshingly Croft, è stata cresciuta fin da piccola per ricoprire il ruolo di aristocratica. Una volta compiuti i 21 anni e conclusi gli studi, il matrimonio sembrava assicurato ma, mentre tornava a casa da una gita, l'aereo privato che aveva noleggiato si schiantò nel cuore dell'Hymalaya. Come unico superstite del disastro aereo, dovette imparare ad adattarsi col suo ingegno per rimanere in vita in condizioni tanto ostili quanto estreme, lontana dalle comodità e dal benessere che la sua vita precedente le garantiva. Due settimane dopo riuscì a raggiungere il villaggio di Tokakeriby ma l'esperienza appena avuta lasciò su di lei un impatto profondo. Incapace una volta tornata a capace di sopportare la claustrofobica vita precedente realizzò che l'unico modo che la faceva sentire viva era viaggiare attraverso il mondo. Negli otto anni seguenti, durante i suoi viaggi acquisì le conoscenze più profonde delle civiltà primitive. La sua famiglia diseredò la loro figliol prodiga e lei dovette ripiegare sulla scrittura per finanziare i suoi viaggi.
Famosa infatti per aver scoperto siti archeologici di incredibile importanza, si fece un nome pubblicando resoconti e libri.

Nel 1996 in india, a Calcutta, Lara Croft si stava rilassando dopo una spedizione che aveva come obbiettivo la cattura di un Bigfoot quando, ad un certo punto, venne avvicinata da un texano di nome Larson. L'americano le porse un portatile e sul suo schermo comparve Jacqueline Natla, proprietaria della Natla Technologies. Dopoche provò ad assumere Lara col denaro, l'imprenditrice fece leva sul lato avventuroso dell'archeologa parlandole dello Scion, antico manufatto situato in una tomba perduta di Qualopec,nelle montagne del Perù. Incuriosita, Lara intraprendese il viaggio.

Con una guida, l'archeologa si recò sulle innevate montagne peruviane, raggiungendo infine un'enorme porta di pietra. Mentre la stava aprendo, tramite un meccanismo posto al di sopra di essa, la guida venne attaccata dai lupi, usciti improvvisamente dall'ingresso della caverna. Lara uccise le bestie ma purtroppo non fece in tempo a salvare la guida, morto durante l'attacco. Entrata nella caverna, Lara raggiunse il villaggio sotterraneo di Vilcabamba, su cui Qualopec aveva governato prima della sua morte. Mentre esplorava il posto si imbatté in creature preistoriche e trappole mortali riuscendo a recuperare degli ingranaggi per aprire una porta che conduceva finalmente alla tomba del sovrano dove poté recuperare lo Scion. Una volta uscita trovò Larson che immediatamente tentò di ucciderla per recuperare l'artefatto. Dopo averlo messo al tappeto, l'archeologa lo interrogò e venne a sapere che insieme a lui era stato mandato pure un altro cacciatore di tesori, Pierre Dupont, con l'intento di ucciderla e recuperare il manufatto. Lara quindi stordì il suo nemico e lasciò la tomba con l'intento di scoprire il motivo per cui Natla l'avesse tradita.

Avendo appreso che ciò che aveva raccolto dalla tomba di Qualopec in Perù era solo un pezzo del manufatto che Natla l'aveva assunta per trovare, Lara decise di dirigersi alla Natla Technologies a Seattle, realizzando nel frattempo che il suo datore di lavoro l'aveva ingannata mandando Larson dietro di lei. Infiltratasi alla Natla Technologies, Lara scoprì un libro di preghiere di un certo monaco chiamato Fratello Herbert in cui scoprì al suo interno che, il pezzo dello Scion che teneva in mano, non era altro che un frammento di una reliquia che un tempo apparteneva ai tre sovrani di Atlantide, due dei quali si chiamavano Tihocan e il già citato Qualopec. Si diceva che uno dei pezzi dello Scion risiedesse sotto il monastero dei monaci al capriccio di St.Francis, in Grecia. Lara quindi partì verso il luogo appena scoperto e, una volta all'interno, si fece strada attraverso le sue enormi stanze piene di trabocchetti. A complicare il tutto, Pierre Dupont, tese sporadicamente imboscate alla protagonista. Una volta scesa nel profondo dell'edificio, Lara scoprì il luogo di riposo di Tihocan ed il secondo pezzo dello Scion. Dopo aver ucciso Pierre Dupont ed aver finalmente recuperato il secondo pezzo, Lare venne travolta da una visione. Dopo quest'ultima apprese che Tihocan era uno dei due giusti sovrani di Atlantide indicando che anche Qualopec lo fosse insieme ad una misteriosa terza figura che, insieme a raccapriccianti creature nascosero il terzo pezzo dello Scion in una Tomba in Egitto.

Guidata dalla visione, Lara prende una moto e si diresse alla città perduta di Khamoon, un complesso sotterraneo di rovine e tombe piene di trappole. Dopo aver incontrato pantere mummificate che prendono vita, Lara riesce a localizzare l'ultimo pezzo dello Scion sotto una Sfinge affrontando Larson un'ultima volta ed uccidendolo. Dopo essere scappata dalla tomba, Lara cadde in una imboscata da parte di Natla e dei suoi scagnozzi ma, prima che potesse essere uccisa, riuscì a scappare tuffandosi nel fiume vicino. Una volta a riva, inseguì i suoi nemici e li raggiunse mentre erano in procinto di partire con uno yatch.Una volta a bordo andò sottocoperta e si addormentò per la stanchezza.

Dopo qualche ora, l'archeologa si svegliò e scoprì che erano arrivati a destinazione: un'isola deserta in mezzo all'oceano. Lara entrò attraversa una grotta costiera e scoprì le miniere di Natla, una serie di caverne che furono oggetto di estese operazioni minerarie .Lara alla fine recuperò le sue pistole e riuscì a sconfiggere i tirapiedi di Natla. Una volta arrivata in profondità delle caverne Lara scoprì una grande piramide sotterranea dove, al suo interno le mura erano ricoperte di carne e materia organica. Una volta fattasi strada all'interno ed aver affrontato numerose creature Lara scoprì gli eventi che circondavano la figura misteriosa di Natla. Recuperato lo Scion completo una visione le mostrò che quest'ultima era in realtà la terza regina di Atlantide e che, per i suoi crimini che riguardavano sperimentazioni genetiche ed altro, venne rinchiusa dai due sovrani in una corta di capsula criogenica fino a quando il test nucleare di anni prima non la liberò dalla prigionia. Al termine della visione, Lara venne accolta dalla stessa Natla che le rivelò l'intenzione di concludere il suo progetto iniziato migliaia di anni fa ovvero quello di creare creature mutanti per rafforzare l'umanità che per lei era oramai ridotta ad un gruppo di imbranati persistenti. Capendo che il modo migliore era distruggere lo Scion, Lara puntò le pistole verso l'artefatto ma, la donna le saltò addosso facendo precipitare entrambe nel vuoto. L'archeologa si salvò aggrappandosi ad una sporgenza mentre Natla cadde nel precipizio verso la morte. Una volta affrontata una creatura gigantesca, Lara salì di nuovo dove era contenuto lo Scion e lo distrusse per poi scappare verso la superficie. Prima di uscire però trovò Natla ora mutata che la attaccò ma l'archeologa riuscì a sconfiggerla e a fuggire definitivamente dalla tomba. Il mondo era salvo e Lara finalmente si concesse il giusto riposo.



sabato 11 giugno 2022

Un pensiero su Fluffy Store

Lin Yang è un ragazzo che si è appena laureato e sta cercando di entrare nel mondo del lavoro.Purtroppo, nonostante i numerosi colloqui e curriculum inviati , non riesce a realizzare il desiderio di una indipendenza economica. Preso dallo sconforto, decide di fare ritorno nella città natale dei nonni dove quest'ultimi gestivano un piccolo convenience store e di rilevare l'attività oramai abbandonati da anni a causa della loro dipartita. Armato di buone intenzioni, incomincia a lavorare duro per rimettere il posto in sesto ma presto si scontra sia con la dura realtà imprenditoriale sia con una famiglia che sembra non supportare minimamente questa sua scelta. Dopo giorni di riflessione, mentre Lin Yang sta sistemando l'appartamento sopra il negozio, si imbatte casualmente in Furin, un tipico campanellino giapponese, che una volta fatto cadere accidentalmente evoca davanti a lui tre ragazze con le orecchie da animale. Da quel momento in poi il ragazzo dovrà convivere con queste tre affascinanti creature, insegnandoli il mestiere di commesse e fare da tramite per farle comprendere il mondo moderno in cui si trovano.

Fluffy Store, nel gergo del mondo delle visual novel, viene definita come "kinetic novel" ovvero un semplice racconto in cui il giocatore non compie scelta alcuna. Quando parliamo di questo genere di giochi è chiaro che sia problematico definirne la natura ludica. Molti giocatori potrebbero comprensibilmente trovare noiosa la mancanza di interazione e di un vero e proprio gameplay ma se entriamo nell'ottica giusta possiamo goderci una storia ricca di riflessioni.

Oltre alla storia dal sapore fantastico, Fluffy Store utilizza intelligentemente il setting moderno per trasmettere messaggi importanti. L'aspetto delle ragazze, oltre ad essere scelto per soddisfare il bisogno estetico e narrativo del titolo, è stato scelto anche per trattare il rapporto fra titolare e dipendente. Lin Yang e le ragazze infatti hanno all'inizio dell'avventura un problema di incomunicabilità dovuta sì al background delle ragazze ma anche perché quest'ultime sono alla loro prima esperienza lavorativa.Il ragazzo si metterà quindi ad insegnare loro il lavoro, a valorizzare i loro punti di forza dandogli mansioni specifiche ed incominciando a farli capire la dinamica che intercorre fra lavoro e retribuzione.

Da questo punto di vista Fluffy Store è un titolo che vuole mettere l'accento sulle dinamiche che si creano in un posto di lavoro e come quest'ultime possono essere gestite. Chiaramente c'è anche un occhio alla trama principale e alcuni risvolti saranno molto intensi. Il gioco risponderà alle vostre molte domande prima fra tutte le origini delle ragazze ma inaspettatamente anche quella del protagonista.

Fluffy store è un titolo budget che potete trovare a poco prezzo su Steam e che per qualche ora vi farà immergere in un racconto intelligente, intimo e maturo. Ottimo per intermezzare le sessioni di un vostro gioco e per rilassarvi godendovi una bella storia.







venerdì 10 giugno 2022

Un pensiero su World End Syndrome


 


Se dovessi scegliere quale titolo negli ultimi anni ha impattato maggiormente su di me a livello narrativo, la scelta cadrebbe sicuramente su World End Syndrome. Potrebbe, ad una prima lettura - specie per coloro che frequentano il mercato dei titoli tripla a - apparire come come un'esagerazione ma in realtà vi sono basi ben solide per questa mia decisione.

Scritto e diretto da Kanazawa Tomio ( producer dei due Deadly Premonition) , illustrato da Katou Yuuki ( BlazeBlue), il gioco ci narra la storia di un ragazzo che, per sfuggire ad un misterioso passato, decide di prendere il treno e rifugiarsi in una piccola cittadina chiamata Mihate-Cho. Una volta arrivato a destinazione, andrà a risiedere in casa di uno dei suoi Zii occupata a sua volta da Kusunose Maimi, sua lontana cugina.

Una volta conclusosi il prologo avremo, tramite la mappa qui a destra, la possibilità di scegliere i posti dove girare indisturbati ed incominciare a relazionarci con gli abitanti, in particolar modo con le restanti quattro eroine presenti nel gioco.Amana Miu, Otonashi Yukino, Yamada Anako e Kamishiro Saya. Man mano che esploreremo la città, verremo a conoscenza anche di una misteriosa leggenda che circonda il posto. Sembra infatti che ogni cento anni un morto torni in vita e terrorizzi la cittadina uccidendone alcuni abitanti prima di sparire nuovamente nel nulla.

Durante la nostra prima run avremo una sensazione estraniante infatti, nonostante la libertà che il gioco ci fornisce ed i rapporti cheandremo ad intrecciare, non arriveremo a concludere niente.Arrivati a compiere una scelta importante, ci renderemo conto che in realtà non possiamo nemmeno definirla tale in quanto possiamo scegliere solo un'opzione. La storia quindi prosegue per qualche minuto solo per farci assistere ad un tremendo epilogo in cui non possiamo fare nulla.

Il giocatore quindi potrebbe rimanere stordito e chiedersi se possa aver sbagliato qualcosa ma, in realtà, la prima run non serve nient'altro che a mettere le basi su quello che poi andremo a giocare infatti, ricominciando il gioco, avremo finalmente la possibilità di avanzare oltre quel punto che ritenevamo senza via d'uscita. Proseguiremo quindi ad esplorare la città e a stringere rapporti amorosi con le varie eroine, ognuna delle quali ci offrirà un punto di vista sulla storia ed andrà a delineare man mano un quadro migliore di quello precedente.

World End Syndrome prima di essere un dating-sim è una visual novel dai risvolti thriller e misteriosi. La trama che andremo a scoprire ad ogni run si focalizzerà su di un'eroina e,per non incorrere in spoiler, posso dire che la persona più interessante e misteriosa sarà anche quella che avrà un ruolo risolutivo durante la storia ma, tutte le ragazze presenti non sono di certo da meno e offrono spunti di riflessioni validi. La maturità con cui si affrontano determinate tematiche è però la cosa che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. World End Syndrome affronta infatti il senso di identità, la perdita, il rapporto che abbiamo con il non-visibile e tutte le sotto tematiche che ne possano derivare. Alcuni personaggi rimangono veramente nel cuore e, dopo circa cinquanta ore necessarie per completare al 100% il titolo, abbandoneremo malvolentieri Mihate-Cho ed i suoi cittadini.

World End Syndrome è un titolo che consiglio caldamente a tutti e non dovrebbe mai mancare come esperienza per chi ama le visual novel e ciò che gli gravita attorno.






giovedì 9 giugno 2022

Una riflessione su Chiru ( Gal Gun 2 )

 


Molte opere ci spingono a riflettere sulla nostra vita.Capita spesso infatti che, dopo la fruizione di un dato prodotto, ci poniamo molte domande: "sto affrontando nella maniera giusta i miei problemi?", "davvero la soluzione può essere facile come quella esposta?", "in che modo gli altri vedono le mie problematiche?".Questi (e molti altri) sono i quesiti che ci facciamo e, di solito, dopo una breve riflessione torniamo a rifugiarci nel calore dei nostri complessi perché, se è vero che da una parte quest'ultimi possono essere dannosi, dall'altra è l'unico mondo che conosciamo.Non c'è niente di male nell'ammettere di aver paura di cambiare, di esplorare qualcosa di nuovo che vada al di là della nostra visione. Ecco perché molte volte preferiamo rimanere immobili piuttosto che andare avanti correndo il rischio di staccare la propria maschera con cui ci siamo identificati.

Ultimamente c'è stato un titolo che mi ha fatto riflettere a proposito delle problematiche interiori e di come quest'ultime limitino la propria vita. Non mi soffermerò a parlare del gameplay di Gal Gun 2, titolo dai più conosciuto come un demenziale shooter su rotaia alla time crisis dove si "sparano" letteralmente feromoni alle ragazze ma, invece, per il benessere dell'articolo e del messaggio, parlerò di un personaggio che inconsapevolmente mi ha dato tanto, Chiru.

Gal Gun 2, sotto la sua apparente superficialità, nasconde tematiche e spunti di riflessione importanti. Per scoprirli però dobbiamo andare a fondo, superare lo scoglio dell'apparenza ed esplorare il titolo a 360 gradi. Chiru è una "shut-in", una reclusa, quella che noi erroneamente definiremmo una ragazza introversa. In realtà, a causa dei molti abusi verbali ricevuti in rete e non, la ragazza ha deciso un giorno di non uscire più di casa, di non rinunciare al suo angolo sicuro dove giocare e leggere manga. Il mondo esterno gli appare ostile, sempre pronto a saltarle alla gola e, le poche volte che interagisce con qualcuno sui social, la rendono più insicura a causa del comportamento irascibile delle persone. Non mi dilungherò nell'esporre le problematiche dei social in questi tempi ma, senza ombra di dubbio, Chiru ha qualche punto a favore considerandoli pericolosi.

Qui entriamo in scena noi che, essendo vicino di casa, potremmo interagire con lei ogni giorno e scoprire cosa pensa del mondo e di ciò che la circonda. Passeremo le serate a parlare della maleducazione delle persone, dell'atteggiamento ostile ed irrispettoso che hanno nei già citati social oppure parleremo dei suoi desideri e di cosa l'ha condotta ad assumere uno stile di vita cosi estremo. Prima che ce ne possiamo rendere conto, ci troveremo a darle ragione ma a spronarla comunque a far parte di questo "caos" di cui lei ha tanta paura. Il genere umano può essere spaventoso molte volte ma non tutte le persone sono così e, cadere nella generalizzazione, significherebbe aver ceduto a quella parte di noi che non vuole cambiare.

Nelle parti finali del gioco scopriremo che lei in realtà non è un comune essere umano, bensì un angelo esiliato sulla terra per il suo comportamento testardo e capriccioso. Una volta scelta lei come eroina principale ed aver visionato il finale possiamo arrivare finalmente a comprendere tutte le sue sfumature caratteriali. Chiru oltre ad aver problemi col Paradiso, ha anche problemi con la Terra e sembra che il suo legame con noi sia arrivato ad un livello quasi morboso. Ci considera non solo un affetto di vitale importanza ma vede in noi la possibilità di vivere finalmente una vita tranquilla e piacevole. Nonostante possa sembrare una scelta comprensibile, noi le facciamo giustamente notare che non possiamo sostituirci al mondo e lei deve affrontare la realtà che non gli piace ed inoltre adempiere ai suoi doveri angelici. Il gioco finisce nel migliore dei modi con Chiru che finalmente torna a vivere non quanto una vita ma una vera e propria identità che aveva rigettato con molta forza nel corso del tempo.

Chiru concludendo è un personaggio reale e dalle molte sfaccettature. Una ragazza che potremmo incrociare per strada e l'idea di aver narrato le sue problematiche ed un'eventuale soluzione non fa che rafforzare la qualità narrativa purtroppo molto nascosta di Gal Gun 2. Un titolo che è capace di farci sorridere ma anche di farci riflettere sugli eventi che ci accadono nella vita.




mercoledì 8 giugno 2022

Un pensiero su Tokyo School Life



Il mondo delle Visual Novel è ricco di molti titoli.Alcune sono vere e proprie gemme mentre altre non sono proprio giochi da incorniciare.Facile quindi acquistare qualcosa di sbagliato o comunque non conforme ai propri desideri.Ecco che allora cercherò a cadenza quantomeno regolare di fare brevi e piccole recensioni di Visual Novel a prezzo budget in modo che possiate orientarvi meglio in questo fantastico mondo.

Circa un paio di mesi fa stavo cercando su Switch qualcosa che potesse interessarmi ma, non avendo molto a disposizione, le mie speranze non erano alte.Ad un certo punto noto un titolo ad un prezzo estremamente scontato, infatti la cifra si aggirava sui due euro.Preso dalla curiosità lessi la descrizione e decisi di acquistarlo.Ancora non sapevo che ne sarei rimasto deliziato.


Tokyo School Life è una visual novel molto semplice dove, nei panni di uno studente trasferito da poco in Giappone per uno scambio culturale, vi troverete a convivere con tre ragazze in un dormitorio locale. La premessa è quindi in linea con lo spirito leggero di questa tipologia di produzioni ed infatti ben presto ci troveremo a dover scegliere su quale ragazza focalizzarci per cercare di conquistarla.

Nonostante sia un'avventura dove le scelte del giocatore sono limitate ad una manciata devo dire che la storia delle tre eroine è scritta in maniera sufficientemente interessante. Abbiamo ad esempio la timida Sakura, la quale vi confesserà il suo amore spassionato per il mondo del disegno giapponese; La dolce Aoi, costretta in un certo modo a praticare Karate mentre lei predilige molto l'atmosfera domestica e tranquilla ;Infine abbiamo Karin, Idol in incognito che, realizzando questo sogno, ha potuto superare un'infanzia solitaria.

Ad un certo punto la storia vi obbligherà a compiere una scelta e selezionare la persona con cui vi piacerebbe istaurare un rapporto più profondo, ecco che allora la narrazione si focalizzerà esclusivamente su voi e la vostra scelta ed andrete ad esplorare e conoscere meglio i lati della vostra eroina. Non vado avanti per non rovinarvi la sorpresa ma sappiate già da ora che ogni route è ben caratterizzata e molte volte affronta tematiche molto serie.

Come esposto sopra, Tokyo School Life è una visual novel con poche scelte quindi, un eventuale paragone con titoli più complessi e stratificati, sarebbe quanto meno sbagliato. Il gioco vuole solo narrarvi una storia, farvi intervenire il meno possibile e rendervi protagonisti di questa piacevole avventura.

Sul versante tecnico devo dire che sono rimasto affascinato dall'E-mote Engine e di come riesca a rendere le protagoniste dinamiche durante tutta l'avventura evitando che quest'ultime assumano pose statiche rimanendo impalate per lunghi periodi di tempo.

Tokyo School Life è un ottimo entry-level per chi non ha mai esplorato il mondo delle visual novel. La sua longevità contenuta e la narrazione dai ritmi ben decisi non fanno annoiare e aiutano il principiante ad entrare in questo mondo in maniera naturale e piacevole. Chi invece ha già molti titoli alle spalle consiglierei di valutare bene l'acquisto in quanto potrebbe rimanere deluso dal poco spazio decisionale che abbiamo all'interno del titolo.