giovedì 21 luglio 2022

Ho finito (ancora una volta) Mystical Ninja Starring Goemon ed è stato importante



Mentre scrivevo la mia retrospettiva (la potete trovare qui) su Mystical Ninja Starring Goemon, stavo affrontando il gioco per la seconda volta. Di solito quando rigiochiamo un titolo dopo molti anni, specie quelli appartenenti al periodo adolescenziale della nostra vita, possiamo rimanere delusi in quanto i nostri ricordi tendono ad essere, per loro stessa natura, inaffidabili. Ecco che allora ci ricordavamo una grafica migliore, un gameplay più divertente o addirittura caratteristiche che il titolo non possedeva affatto. Tutto questo, per questioni psicologiche che non è il caso di approfondire in questa sede, creano un falso ricordo.

Il mio timore con Goemon era proprio quello di trovarmi di fronte ad una delusione in quanto del titolo avevo "un'ottimo ricordo". Era davvero il caso di ritoccare quel gioco che mi aveva cosi tanto divertito per farci una "semplice" retrospettiva ? Mi sono quindi deciso a far partire il gioco e togliermi definitivamente tutti i dubbi riguardo questo e devo dire che ho fatto bene. Goemon non solo ha mantenuto intatto il suo fascino ma, data la maturità (si spera) che ora possiedo, ne ha guadagnato di nuovo. Ho deciso perciò di fare una breve lista delle caratteristiche narrative o ludiche che ho (ri)scoperto con piacere.


Umorismo 

L'umorismo in Mystical Ninja Starring Goemon è una delle colonne portanti del titolo. Potrei descrivere le innumerevoli scenette a cui assistiamo ma, fra quelli più importanti, mi vengono in mente due esempi.

Quando andiamo per la prima volta sul monte Fuji a farci potenziare la nostra pipa rendendola allungabile, Mokubei - leggendario fabbro a cui ci rivolgiamo - una volta potenziata la pipa, ci fa i nostri complimenti e ci dice che ora possiamo impressionare le giovani ragazze. Per quanto innocente possa sembrare questa battuta, all'epoca non l'avevo capita (erano altri tempi) e perciò essere stato in grado oggi di decifrarla ha aggiunto spessore ad un personaggio. 

Il secondo esempio racchiude in realtà molte situazioni ovvero quelle in cui i personaggi spaccano la quarta parete e fanno battute dirette al mondo reale. Mi viene in mente l'esempio del PNG all'inizio del gioco che prende in giro la loro natura statica ed il ripetere continuamente le battute per cui sono stati programmati. Anche qui, all'epoca non avevo un bagaglio culturale sui videogiochi come adesso e perciò non riuscivo realmente ad afferrare il senso della battuta.

Tutte queste cose, unite ad altri esempi che sarebbero davvero troppi da elencare, hanno dato una nuova dimensione al gioco e me lo hanno fatto godere molto di più.



Gameplay

Sicuramente Mystical Ninja Starring Goemon non è Super Mario 64 e ha una fluidità nei movimenti dei protagonisti nettamente inferiore ma tornare a giocare al titolo non è stato affatto traumatico. Escluse alcune imprecisioni, i movimenti dei personaggi sono veramente buoni ed è un piacere esplorare il Giappone di Goemon. Saltare, tirare Kunai, usare la pipa per agganciarsi ad alcuni blocchi, sono solo alcune delle azioni che sono invecchiate veramente poco se consideriamo il contesto in cui è stato realizzato.

Bisogna infatti ricordarci che il 3D in quel momento stava facendo capolino e nessun titolo famoso dell'epoca si può dire uscito indenne da quel periodo di trasformazione. Lo stesso Super Mario 64 ebbe problemi riguardante la telecamera, Zelda Ocarina Of Time offriva un Link molto rigido nei movimenti e nelle fasi concitate perdeva molti frame. Questo però non impedisce alla critica specializzata ed a me di considerare questi due giochi come capisaldi del genere, capolavori intramontabili. Alla luce di ciò non dovremmo quindi essere troppo duri con Mystical Ninja Goemon che riesce ad essere un titolo veramente interessante ed appassionante nonostante i già citati problemi evidenziati nella mia retrospettiva.



Folklore

Inutile girarci attorno, negli anni novanta la cultura pop giapponese non era minimamente esplosa come oggi. Se escludiamo la parentesi dei robottoni anni settanta, qui in Italia, fino ai primi anni del duemila non avevamo accesso al cuore della cultura nipponica. Il suo folklore, la quotidianità dei suoi abitanti ed il suo umorismo ci erano sconosciuti, ecco perché questo per me è un motivo valido per rigiocare Goemon. Il titolo infatti è zeppo di riferimenti folkloristici che oggi possiamo cogliere in totale tranquillità ed apprezzarli. Ora potete addirittura correggere la traduzione americana quando vi presenterà il demonietto dell'acqua, in realtà un kappa che ora sappiamo benissimo essere uno Yokai oppure sorridere quando vi venderanno un kabuto, il copricapo classico dei samurai, chiamando "elmo".



Considerazioni Finali

Come vedete, ora potete rigodervi un titolo che per cause di forza maggiori, prima non potevate. Mystical Ninja Starring Goemon è solo uno degli esempi. Provate a rigiocare ad un Final Fantasy, ad un Suikoden o ad altri delle centinaia(!) di titoli che sono usciti fino ad ora e scoprirete una nuova dimensione, lontana dal mainstream, lontana da un crescente ambiente tossico ma vicino a quello che forse è importante ricevere da un videogioco: divertimento ed apprendimento.






Nessun commento:

Posta un commento