Prime impressioni su Quest 64
La copertina europea del titolo |
Eltale Monster - conosciuto in Europa, Australia e Nuova Zelanda come Quest 64- è un gioco uscito nel 1998 per Nintendo 64. Sviluppato da Imagineer e pubblicato da THQ, il gioco ci mette nei panni di Brian, giovane apprendista stregone che parte alla ricerca di suo padre, sparito mentre cercava un potente libro magico chiamato Eletale. Quest'ultimo infatti è stato rubato da un misterioso ladro e, siccome il libro sembra contenere un sapere tanto potente quanto proibito, l'uomo non può permettersi che rimanga in mani sbagliate.
Il gioco ci farà iniziare dal monastero di Melrode e fin dalla prima ora di gioco, la natura ruolistica del titolo viene percepita chiaramente. Ci saranno grandi aree di gioco esplorabili, città, villaggi, foreste ed ogni genere di ambiente famoso in questo tipo di produzioni. L'incontro con i nemici fuori dalle zone sicure avverrà in maniera casuale ma la transizione sarà immediata e ci potremo liberamente muovere nello spazio dedicato alla battaglia. Il sistema di crescita del personaggio ricorda da vicino titoli come Final Fantasy II dove, più compiamo un azione più faremo salire il parametro ad esso dedicato. Ad esempio subendo gli attacchi dai nemici aumenteremo la nostra difesa oppure usando spesso le magie incrementeremo gli MP a nostra disposizione. Possiamo inoltre assimilare degli spiriti - piccole fonti di energia visibili sulla mappa - per aumentare di un livello una delle quattro magie a nostra disposizione. Abbiamo quindi un sistema di crescita molto interessante e flessibile che, se pur non innovativo, permette diversi tipi di personaggio a seconda di come giochiamo. Ovviamente non c'è da aspettarsi chissà quale differenza ma è senza ombra di dubbio interessante l'implementazione di questa caratteristica. Ho saputo che esistono delle differenze fra la versione Giapponese del titolo e quella occidentale, se riesco mi piacerebbe fare in seguito un articolo che metta a confronto le due versioni.
Altra differenza coi giochi di ruolo classici è che non esiste nessuna valuta economica. Potete infatti riposare gratuitamente alla locanda e salvare la partita, visitare un negozio e farvi dare gli oggetti necessari qualora non gli abbiate e vivere quindi un'avventura priva di stress. Chiaramente questa caratteristica potrebbe fare storcere il naso ai giocatori più puristi ma sono d'accordo con alcune recensioni dell'epoca che reputarono Quest 64, un ottimo entry level per chi ha mai toccato un gioco di ruolo. Certo, è una cosa difficile oggi giorno ma al tempo, specie per i possessori del Nintendo 64 dove c'era una penuria di titoli ruolistici, la cosa non era affatto rara.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico devo però avvertire che il titolo possiede un difetto non da poco. La telecamera all'interno degli edifici è molto vicina al personaggio rendendovi a volte difficile l'orientamento all'interno di grandi strutture (io stesso mi sono perso un paio di volte nel castello di Dondoran). All'esterno invece la telecamera non vi seguirà costringendovi a premere il tasto "B" ogni qual volta vogliate posizionarla alle spalle del protagonista. Per ovviare a questo problema potete, invece di premere il tasto una sola volta, mantenerlo premuto, in questo modo la telecamera vi seguirà automaticamente nella posizione sopracitata. Non vi scoraggiate però perchè, nonostante questo ovvio difetto, basterà un' oretta per prendere confidenza con questo sistema ed abituarvici bene.
Dal punto di vista grafico non sono ancora del tutto convinto. Per ora gli effetti delle magie non sono grandiosi e senza ombra di dubbio si poteva fare di più ma vorrei aspettare di finire il titolo prima di valutare bene questo parametro. Per ora inoltre non nutro molta aspettativa dagli ambienti di gioco. Nonostante quest'ultimi siano molto carini ed ispirati, il titolo soffre un po' dal punto di vista contenutistico. Gli ambienti infatti sono spogli e mancano di vita,
Come da titolo, queste sono le mie prime impressioni e non è assolutamente un giudizio definitivo sul titolo. La cosa che mi sento di dire per ora è che il gioco mi sta piacendo e spero di arrivare alla retrospettiva con ancora questa soddisfazione.
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