Project Zero 2 offre una
trama molto complessa ed articolata che si snoda fra moltissime
sottotrame e simbolismi.Non è facile perciò, ad una prima giocata,
aver inquadrato bene la storia ed essersi fatto un'idea degli eventi
accaduti durante il gioco.
In questa prima parte della
retrospettiva dedicata al titolo, indagheremo gli eventi passati e
daremo le informazioni necessarie per farsi un'idea degli argomenti
che dopo approfondiremo.
E' bene ricordare che le
parti devono essere lette in ordine cronologico per non rischiare di perdere il filo logico della retrospettiva.
Introduzione
"Le gemelle Mio e Mayu
sono intrappolate in un villaggio abbandonato nella foresta.Costrette
a esplorarlo, le due sorelle sono attaccate da spiriti maledetti.La
loro unica speranza di salvezza è riposta nella Camera Obscura,
un'incredibile macchina fotografica che può esorcizzare gli spiriti
scattando una foto."
Tratto dal retro della
custodia della versione "PAL" di Project Zero 2.
Il mistero del villaggio
Minakami
Si narra di una storia misteriosa
tramandata fra la popolazione locale.
Tempo Fa, in mezzo ad una fitta foresta
dal terreno arido e poco propenso alla coltivazione, un villaggio
scomparve misteriosamente in una notte durante un festival.
Nessuno mai seppe cosa fosse accaduto
realmente lì dentro e, le poche informazioni pervenute sulla reale
esistenza del villaggio, sono racchiuse nelle memorie scritte di un
ragazzo che riuscì a scappare durante quella notte.
Un'altra prova dell'esistenza del
villaggio sono delle statue che raffigurano due figure gemelle legate
al folklore del luogo.
Al suo posto ora vi è una fitta nebbia
e si dice che chiunque si perda nei suoi boschi limitrofi, raggiunga il villaggio non
tornando però più indietro.
La verità però è un'altra ed è molto
più crudele...
L'origine del rituale
Un gruppo di religiosi con
una profonda devozione verso un loro particolare culto, decise di
insediarsi in una zona particolarmente arida e sommersa dagli
alberi.Lì nacque il villaggio Minakami, traducibile approssimativamente
come "il villaggio di ogni spirito", ed incominciarono a
gettare le basi di quello che sarebbe stata conosciuta come la
cerimonia della farfalla cremisi.
Il villaggio era comandato
da un sacerdote che insieme ad altre influenti famiglie del luogo,
mandarono avanti questa cerimonia ogni dieci anni.Oltre alla
devozione, il rito veniva praticato per scongiurare una calamità
chiamata "pentimento"che, secondo le leggende, avrebbe
condannato il villaggio ad una notte eterna immersa nella sofferenza.
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