sabato 3 settembre 2022

Banjo - Kazooie: Era davvero così bello?

Banjo - Kazooie: Era davvero così bello?

Con l'uscita di di Super Mario 3D All-Stars ebbi modo, dopo tanti anni, di rimettere le mani su quel capolavoro ludico chiamato Super Mario 64. Devo ammettere che prima di provarlo avevo delle perplessità: "Sara davvero bello come lo ricordavo?" questa era la domanda che mi frullava in mente prima di avviare il gioco. Inutile dire che dopo averlo iniziato tutti i dubbi si sono immediatamente dissipati ed ho potuto godere ancora una volta di uno dei titoli più grandi che la storia videoludica ricordi. Mario rispondeva ancora una volta benissimo ai comandi trasmettendo un feedback incredibile e - dopo minuti interi- passati fra piroette, capriole e tuffi non soltanto mi stavo divertendo ma avevo la piacevole sensazione che il titolo portasse bene i suoi anni. Perché questo breve preambolo? La motivazione sta nel fatto che, alcuni giorni fa, ho voluto provare per la prima volta Banjo-Kazooie, titolo che all'epoca veniva accostato a Super Mario in quanto non solo condivideva le meccaniche di gioco ma anche la struttura ludica in generale. Purtroppo però, se devo essere sincero l'esperienza non è stata altrettanto soddisfacente e, nonostante ci abbia speso diverse ore, credo che con molta difficoltà tornerò a rigiocare il titolo. Intendiamoci fin da subito che Banjo non è un brutto titolo ma non penso neanche lontanamente che sia invecchiato bene quanto Super Mario 64 e paragonarlo a quest'ultimo non sia giusto.


Banjo ed il suo amico pennuto Kazooie

Banjo-Kazooie è ambientato in una terra fantastica dove una malvagia strega decide di rapire la sorella del nostro protagonista in quanto, essendo una bella fanciulla, la strega vuole utilizzarla per rubarle l'aspetto con un misterioso macchinario. Da lì in poi vestiremo i panni del simpatico Banjo che, in compagnia del nostro amico Kazooie, dovremmo superare una serie di livelli e sfide per salvare nostra sorella dalle grinfie della malvagia strega.

La struttura ludica - come già detto precedentemente - è molto simile a Super Mario 64. Per proseguire la nostra avventura e accedere man mano ai livelli più avanzati serviranno due oggetti collezionabili. Il primo sono delle note musicali per aprire le porte dell'hub centrale mentre i secondi sono pezzi di puzzle che fungono da chiave per sbloccare i vari quadri. Ogni livello è composto da diverse sfide come ad esempio sconfiggere un piccolo boss, recuperare oggetti preziosi oppure dilettarsi in vari mini-giochi. Le attività secondarie sono quindi molte e pure l'esplorazione viene spesso ricompensata con oggetti utili al proseguimento dell'avventura. Fin qui non ci sarebbe nulla di male anche perché a variare il tutto ci sono molte mosse che andranno ad aprire nuove soluzioni di gameplay. Sembra che insomma Banjo-Kazooie sia un titolo ottimo ma purtroppo per me ha dei piccoli problemi che rendono oggigiorno il titolo non proprio più godibile. E' vero, non bisognerebbe paragonare titoli che hanno più di due decadi alle spalle con quelli attuali ma il motivo di questa retrospettiva non è questo ma rispondere con un no alla domanda: " Banjo-Kazooie era davvero così bello da essere paragonato allora a Super Mario 64?"

I Motivi per cui Banjo-Kazooie non è invecchiato bene

- La telecamera

Banjo-kazooie sono inseguiti da un pericoloso pesce
Parliamoci chiaro, come più volte ho tenuto a sottolineare, i primi giochi completamente in 3D hanno sembpe avuto problemi di visuale. Purtroppo erano i primi esponenti di un nuovo modo di intendere, creare il videogioco e giocarlo, perciò è difficile trovare titoli che non hanno fatto dei passi falsi in questa direzione. Persino Super Mario 64 non è uscito indenne da questo cambiamento ma purtroppo per me Banjo-Kazooie fa di peggio.

 La telecamera in molti casi è molto vicina al protagonista costringendoci molte volte a sistemare continuamente la visuale per non perdere di vista cosa accade sul campo di gioco. Se è vero che questa cosa durante l'esplorazione non pesa, lo stesso non si può dire quando tentiamo un pericoloso volo o stiamo combattendo dei nemici particolarmente insidiosi. Super Mario 64 ovviava a questo problema offrendoci la possibilità di allontanare la telecamera dal nostro protagonista ed avere una visuale più totale cosa che purtroppo Banjo-Kazooie non fa.


- La fisica

Un pezzo del puzzle
Devo ammetterlo, il titolo possiede un'ottima verticalità e riesce a veicolare bene l'altitudine delle zone ma purtroppo qui entra in gioco la fisica e come quest'ultima non riesca a stare dietro a questa struttura. Quest'ultima infatti in certi punti mi pare approssimativa, per esempio quando sono dovuto salire sulla coda di un pesce di un livello sono cascato diverse volte a causa del poco spazio o perché in qualche modo Banjo non riusciva a rimanerci sopra. Ancora una volta, lo spazio a disposizione era molto poco costringendomi a riprovare più volte una determinata scalata. 

- I controlli

Nonostante siano abbastanza intuitivi, i controlli non sono immediati ed ogni volta che ho giocato al titolo gli ho sempre sentiti in qualche modo artificiosi. Con Super Mario 64 riuscivo proprio a sentire il controllo dell'idraulico e tutto quello che mi occorreva fondamentalmente erano solo poche cose. Qui ci sono diverse mosse che, se è vero che variano il gameplay, allo stesso tempo non mi risultano immediate e per me non fanno che togliere quella semplicità che un platform dovrebbe avere.


Banjo-Kazooie è un buon titolo ed una valida alternativa a Super Mario 64. Devo però confessare che, date le opinioni sopraesposte, mi sembra esagerato paragonarlo a quest'ultimo.Ho apprezzato molto l'umorismo del titolo e quel suo universo strampalato, mi sono anche divertito quando lo sciamano trasformava il protagonista e apriva a nuove sezioni da esplorare. Tutto sommato è un titolo che consiglierei ma solo se lasciamo i paragoni fuori dalla questione.


Banjo-Kazooie è disponibile su Nintendo Switch con l'abbonamento "Nintendo Switch Online + Pacchetto Aggiuntivo"




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