martedì 7 giugno 2016

Il cacciatore di viverne

Prologo

Vento Gelido

La tundra era un ambiente ostile, troppo per un comune essere umano ma non abbastanza per le viverne che solcavano quella terra.
Stavo correndo per quella bellissima landa ghiacciata contornata da immense roccie innevate,sullo sfondo montagne innevate impreziosivano quello che sembrava un quadro in continuo cambiamento.

Alla fine trovai la mia preda, il mio obbiettivo: un barroth di giada, un'animale dalle fattezze enormi con zampe piccole davanti e grandi dietro con una pelle durissima.Ci guardammo negli occhi e lui capì perchè ero lì.La sua carica fu dirompente e la schivai giusto in tempo.Misi la mano sulle spalle e sollevai il mio martello.Il barroth si girò e inizio di nuovo a caricarmi questa volta però dopo la schivata gli assestai un doloroso colpo della mia arma sulla sua dura faccia.Le fiamme intensificarono il dolore e la creatura cascò per poi rialzarsi e continuare a caricarmi.
"bestia ostinata!"esclamai mentre schivavo i suoi attacchi.

In quel momento mi sentì solo, avevo avuto sempre un partner con cui cacciavo ed ora era partito per una terra lontana.Mi chiedevo se in quel momento anche lui mi pensava, se anche lui mentre era in pericolo pensava a me.

Dopo svariati colpi la bestia arrancava visibilmente ed io non persi tempo piazzando una trappola scossa dove lui finì.Ora era immobilizzato, tirai fuori le mie bombe soporifere e gliene lancia due.Si addormentò subito.
Guardai verso lal'to e mi chiesi " Domino, dove sei? ".
Il vento gelido della tundra sembrava colpirmi duramente nonostante avessi il corpo riscaldato da una bevanda calda.Allora capì che quello era un freddo molto più intimo.


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