giovedì 25 agosto 2022

Un pensiero su Two Sisters di Kim Ji-woon

UN PENSIERO SU TWO SISTER DI KIM JI-WOON



 

Uscito nel 2003, Two Sister (장화, 홍련?Janghwa, Hongryeon) di Kim Ji-woon, riesce nella difficile impresa di descrivere molti temi delicati. Famiglie disfunzionali, salute mentale, senso di dovere e responsabilità; il regista riesce a veicolare queste tematiche importanti con grazia e delicatezza attraverso superbe inquadrature e scelte di montaggio davvero ottime. Arrivato alla mia terza visione, mi sento abbastanza sicuro per poterne parlare.

Two Sister narra la storia di due gemelle che apparentemente vengono perseguitate da una matrigna senza scrupoli. Inoltre, nella casa dove vivono con lei ed il loro padre, sembrano manifestarsi delle strane presenze. Questo è in breve la sinossi del film che a mio avviso non gli rende minimamente giustizia. Dato che per parlarne bene sarebbe meglio capire fin da subito la storia del film, andiamo dritti al punto e spieghiamo cosa è successo realmente nella pellicola.

Spiegazione del film

La madre delle gemelle aveva disturbi psichiatrici e richiedeva continue cure mediche. Quest'ultime gli venivano somministrate da Eun-joo- infermiera di un istituto psichiatrico- che, dopo una breve permanenza in casa, intraprese una relazione con il marito della malata. Oramai stanca di sopportare la situazione, la moglie tentò di togliersi la vita impiccandosi dentro all'armadio. Nel tentativo di aiutare la madre, Soo-yeon perse la vita schiacciata dal peso del mobile cascatogli addosso. Eun-joo avendo visto la ragazza in pericolo, scende con molta tranquillità e, una volta incontrata Soo-mi , invece di chiedere aiuto fa finta di nulla.

Ricoverata in un istituto psichiatrico a causa dello shock, Soo-mi venne in seguito rilasciata dalla struttura. La ragazza andrà quindi a stare dal padre non accettando però la natura della relazione che esso aveva ed ha tuttora con la donna e non perdendo occasione per manifestare il suo disprezzo verso di lui. Il disturbo dissociativo di cui soffre, la porta spesso ad avere allucinazioni ed ad "impersonare" a volte la matrigna mentre a volte la sorella. Per tutto il tempo il padre non saprà come interagire con la figlia e sopporterà le sue innumerevoli malefatte fino a quando, in preda alla disperazione, non gli ricorderà che sua sorella Soo-yoen in realtà è morta anni prima a causa di quel terribile incidente. Da quel punto in poi, a causa della presa di coscienza della protagonista, non vedremo più la sorella su schermo ma ne udiremo soltanto la voce e da lì a poco la pellicola spiegherà tramite flashback le cose qua descritte. Il film si conclude col padre - oramai incapace di gestire sua figlia - che chiama la sua compagna per farsi aiutare ed insieme porteranno nuovamente Soo-mi in clinica. Nonostante sembra assorta in un mondo a parte, la ragazza, afferra vigorosamente il braccio della matrigna, facendo capire allo spettatore che in realtà lei potrà dimenticare tutto, persino sua sorella, ma non dimenticherà mai lei e di come, entrando nella sua vita, gliela abbia rovinata

Analisi

Two Sister è un film che appare ingiusto, un film dove le colpe degli adulti ricadono sui propri figli. A pagarne il prezzo più alto è infatti So-yen che paga con la propria vita il tentativo di salvare sua madre, vittima di un marito deprecabile che ha preferito fuggire dalla relazione nel peggiore dei modi ed ha costretto la moglie al suicidio; in seguito, Soo-mi pagherà con la propria salute mentale tutto quello che è accaduto alla sua famiglia e la sfumatura horror che possiede il titolo non fa che accentuare la sofferenza della protagonista, intrappolata in un mondo rancoroso, cupo e solitario.


Le gemelle fischiettano il motivo della madre

Durante il film è interessante notare come Soo-mi proietta la sua natura sottomessa e compassionevole sulla sorella. L'esempio perfetto è quando Soo-mi propone di uccidere gli uccellini della matrigna mentre So-yeon consiglia di liberarli oppure quando è quest'ultima a subire le punizioni corporee della matrigna. So-yeon inoltre parla poco ed è facilmente impressionabile mentre So-mi è molto più forte e sicura. Quella che vediamo quindi nel film non è tanto la sorella ma, come detto prima, una proiezione psicologica del carattere della protagonista.

Eun-joo, la matrigna
La necessità invece che ha Soo-mi di impersonare la matrigna deriva dal ricordo del dolore che quest'ultima le ha provocato e che in qualche modo la reputa la causa di tutti i suoi mali. Non essendo fisicamente lì la matrigna, la protagonista ha bisogno di un riscontro visivo con cui poter interagire e dire tutto quello che pensa di lei. Se è vero che la matrigna nella psiche della ragazza è rappresentata in maniera ben peggiore di come sia in realtà, è anche vero che forse c'è molta più verità di quanto si pensi. La matrigna infatti avrebbe potuto salvare la ragazza e sua madre ma decide di non farlo. Per molti questo si tratta di una ripicca nei confronti di una risposta datagli da Soo-mi mentre per me la verità è che la donna abbia approfittato della situazione per farsi strada all'interno della famiglia. Se la vediamo così, il comportamento di quest'ultima è terribile e la proiezione che ha Soo-mi rappresenta forse quello che è realmente, una donna senza scrupoli.

 Two Sister è un film angosciante che mette in scena una storia apparentemente horror per descrivere situazioni che possono accadere in qualsiasi nucleo familiare. Kim Ji-woon non lascia nulla al caso, ogni inquadratura è studiata, ogni scena costruita e le musiche che accompagnano il tutto hanno quel sapore nostalgico che tanto amiamo quando vediamo opere del genere.




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